Riciclo

  

 La necessità del riciclo è una forma individuale e sociale di economia etica, che, assente dalla vita umana per millenni di storia, si è fatta un’esigenza esponenziale negli ultimi decenni.

 L’usa e getta della società dei consumi non colpisce solo le cose e gli oggetti, ma ha contaminato le stesse relazioni interpersonali a tutti i livelli.

 Riciclare diventa quindi un bisogno inderogabile, una necessità di sopravvivenza, il cambiamento degli stili di vita, la diminuzione dello spreco fino alla sua possibile eliminazione, la riduzione delle spese, insomma investe l’intero ecosistema umano e naturale.

 Riciclare si fa anche arte quando inventa in maniera originale e condivisa nuove modalità creative prodotte dalla fantasia degli artisti che vengono però condivise e messe in pratica dagli osservatori.

 Come sempre l’arte individua temi e problemi in anticipo rispetto al senso comune e propone riflessioni , senso critico e cambiamenti, molto prima che la massa ne prenda coscienza o il potere cominci a limitarne i danni.

 Riciclare è ancora di più: è la capacità da parte di ciascuno di noi di rimettersi in discussione, di assumere il senso critico nei confronti delle proprie convinzioni, degli stereotipi, del senso comune, delle proprie ideologie, delle proprie verità.

 Investe quindi ogni aspetto della vita umana: l’io, le relazioni, le cose, gli oggetti, la natura.

 È una sfida verso un nuovo umanesimo non egoisticamente e superbamente egocentrico, ma consapevolmente e responsabilmente testimone della propria ritrovata umanità più vera.

 Infine riciclare deve diventare un nuovo modo di fare scuola, una rinnovata metodologia-didattica che permetta alle nuove generazioni, non solo di riciclare le conoscenze del passato, ma soprattutto un nuovo modo di apprendere ad apprendere per essere migliori delle precedenti generazioni che hanno avuto l’arroganza di credersi padroni del mondo e della vita, e non parte della vita e del mondo essi stessi.

 Questo e molto altro ci dice la “mostra” che Andrea gori, artista aretino, impegnato anche nella didattica e nel sociale, vuole comunicarci con i suoi lavori: che dentro c’è scelta etica e politica, individuale e collettiva, filosofica e pratica, estetica e artistica.

 Mario Gori   

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